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Corrado Covoni (1884-1965) è stato un poeta dal talento multiforme e particolarmente prolifico, che dopo una prima fase crepuscolare e un'assai personale adesione al futurismo, in particolare dopo il trauma della morte del figlio Aladino trucidato alle Ardeatine, intraprende un percorso autonomo che vale a collocarlo fra le voci originali della letteratura italiana novecentesca - suscitando l'attenzione critica di lettori che vanno da Montale a Sanguineti e Mengaldo. Le Poesie elettriche apparvero in volume nel 1911 per i tipi delle Edizioni Futuriste di "Poesia", e dopo una riedizione del 1920 non sono state più ristampate. Questa nuova edizione non solo colma una lacuna a vantaggio degli studiosi e dei lettori di poesia rimettendo a disposizione del pubblico un piccolo classico della letteratura italiana, ma incarna anche una proposta culturale precisa: recuperare le opere integrali di quei numerosi e spesso notevoli poeti italiani che in questa fase sono accessibili unicamente nei calderoni antologici.